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Ma il coinvolgimento di Lehman nella finanza italiana non si ferma qui. Basta pensare che la banca d'affari è socio della sgr nel Fondo F2i. La partecipazione, del 14,5%, a questo punto dovrà essere rilevata da altri soci. Oppure, fanno notare, Lehman fa parte del consorzio di garanzia per l'aumento di capitale di 1,4 miliardi per l'acquisizione di Drs. Da Finmeccanica si fa sapere che non c'è alcuna esposizione in derivati. Infine c'è il capitolo immobiliare ancora tutto da decifrare.
LE POSIZIONI DELLE AUTHORITY
Le reazioni in Italia
Lo sconquasso creato dalla bancarotta di Lehman Brothers ha provocato numerose reazioni anche in Italia. Bankitalia e la Consob si sono attivate per verificare la situazione degli istituti del nostro Paese, diffondendo tuttavia un cauto ottimismo per la situazione in Italia.
Le rassicurazioni
«Da una prima ricognizione risulta che in Italia il rischio di controparte e il tasso di esposizione nei confronti di Lehman Brothers appaiono nell'aggregato limitati». Lo affermano fonti della Banca d'Italia che segue «con attenzione gli sviluppi sui mercati, in collaborazione con le Autorità di settore». Le rilevazioni per valutare l'impatto della crisi dei mutui subprime vanno avanti fin dall'agosto del 2007.
La posizione della Consob
La Consob fin da ieri mattina si è riunita per valutare la situazione dopo il fallimento di Lehman Brothers. Anche nel pomeriggio, fanno sapere fonti della Commissione, gli uffici si sono messi al lavoro, in contatto con la Bankitalia e l'Isvap, e il presidente Lamberto Cardia ha avuto un colloquio con il Governatore, Mario Draghi. Il monitoraggio, fanno sapere le fonti, è in corso per valutare gli effetti di questo caso specifico.